Brasile, 20enne ucciso. Da Bergamo: è stato sepolto in una fossa comune
Massimiliano Lagi, Console italiano da Recife, "non era assolutamente coinvolto in nessun reato, un bravo ragazzo"
Nicholas Pignataro aveva 20 anni. Originario di Seriate, in provincia di Bergamo, è stato ucciso in Brasile alcuni giorni fa. Solo ieri la tragedia è venuta a galla.
Nicholas era a Maceiò dal 4 aprile scorso, ed era ospite di amici di famiglia. Era lì con il sogno in tasca di "cambiar vita". Voleva aprire una gelateria, raccontano i suoi cari.
Maceiò è una cittadina, meta turistica anche dall`estero affacciata sull`Oceano Atlantico, di poco più di un milione di abitanti, capitale dello stato dell`Alagoas e situata nella parte nord-est del paese a circa 250 Km a sud di Recife.
Nicholas aveva deciso di trasferirsi in Brasile per aprire un locale. E` stato ammazzato a Maceiò insieme a un`altra persona. Il ragazzo è uscito di casa lunedì 19 maggio, e da allora nessuno ha più avuto sue notizie. La signora che lo ospitava ha iniziato a cercarlo dopo un paio di giorni, e ha fatto la tragica scoperta: la polizia le ha mostrato le foto delle due vittime di un delitto che era stato compiuto qualche giorno prima. Una delle due persone era proprio Nicholas.
``Riporterò mio figlio a casa per dargli una degna sepoltura`` dice il padre.
Il corpo del ragazzo bergamasco era già stato sepolto nella fossa comune del cimitero dei poveri: il ragazzo era senza documenti. "Il ragazzo non aveva documenti, ma le autorità locali non si sono sprecate a indagare - dice Piero Pasini, avvocato dalla famiglia Pignataro, su Repubblica.it - E sì che era un ragazzo bianco in una zona dove vivono soprattutto neri, qualche sospetto potevano farselo venire. Ora chiediamo almeno la riesumazione del corpo per poterlo identificare e portare a casa".
Antonio Pignataro, il padre di Nicholas, ha saputo solo ieri della morte del figlio. Ora, perché Nicholas possa tornare a casa, è necessario ottenere la riesumazione e l`identificazione della vittima. La macchina istituzionale si è messa in moto in questo senso. Mentre Seriate si prepara al lutto cittadino.
Il padre racconta di non avere rabbia nei confronti di nessuno. Solo, si chiede il perchè della "mancanza totale di rispetto per la persona". Rammarico, quello sì, nei confronti della polizia `colpevole` "di non aver attivato tutte le indagini". Intanto la famiglia si e` attivata per avere indietro il corpo di Nicholas.
Massimiliano Lagi, Console italiano da Recife, riporta gli elementi noti dei fatti: "Un ragazzo di 20 anni che era a Maceiò, da poco più di due mesi e aveva fatto amicizia con un ragazzo locale, un venditore ambulante di cd in spiaggia. Due o tre volte è uscito con questo ragazzo e poi il sabato 17. Domenica mattina è stato l`ultimo giorno in cui li hanno visti vivi. Poi domenica sera è stato ucciso insieme a questo ragazzo".
"Non si sa cosa sia successo - prosegue Lagi - Nicholas pare che fosse un ragazzo estremamente tranquillo, senza problemi di droga, senza problemi del genere. Anche perché tra l`altro riceveva dai genitori dei soldi mensili, ma una quantità tranquilla, minima, che non avrebbe potuto assolutamente portarlo a fare chissà che spese in droga, prostituzione e cose simili. Per cui da questo punto di vista mi sento di dichiararlo una persona tranquilla, un bravo ragazzo".
Probabilmente, ipotizza Lagi, "si è ritrovato con questa amicizia, e usciva con chissà chi altri, nel mezzo di qualcosa che ha pagato. Ha pagato per essere nel momento sbagliato, nel posto sbagliato e con la persona sbagliata. Ecco. Lui non era assolutamente coinvolto in nessun reato, un bravo ragazzo insomma. Siamo in contatto. Abbiamo anche già parlato questa mattina sia con la Farnesina che con il signor Pignattaro e stiamo cercando il modo più rapido per arrivare alla riesumazione di Nicolas in modo da poterlo poi riportare in Italia ma per ora novità non ce ne sono. Abbiamo un nostro avvocato di fiducia a Maceiò che si occuperà di queste cose, di fornirci l`assistenza e ovviamente su procura del signor Pignattaro".